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Oasis live
Report live Oasis @ Wembley 3 agosto 25
9 Ago 2025
Giovanni Cerro e Flavia Rossi
400
Report live Oasis @ Wembley 3 agosto 25

Due ragazzi che si amano, due fratelli che si odiano, un inglese che la sera prima vola giù dal terzo anello e muore li. Su wonderwall. 

Sulla reunion più attesa dell'anno sono stati scritti miriadi di articoli, molta spazzatura, ma un morto cambia tutto e noi, fino al concerto, non ne avevamo saputo niente. 

Presi i biglietti e organizzato il viaggio intorno a questa reunion, l'attesa era diffidenza: “prima che arrivi il concerto sicuro scoppia la terza guerra mondiale!”, oppure: “ci scappa un morto la sera prima e annullano tutto”. 

Solo che a Wembley nessuno sapeva niente di quanto successo la sera prima, e ricevuto un link dall'italia che riportava la notizia, abbiamo pensato fosse una bufala.. 

Prima di buttare giù questo articolo abbiamo aspettato che si accertassero i fatti, increduli di come nel posto con più telecamere al mondo la polizia stia ancora chiedendo agli spettatori se qualcuno casualmente abbia ripreso l'accaduto

Wembley
Ogni sera in cui Liam aveva introdotto ‘Live Forever’ ci avevano riportato le dediche: al calciatore morto di incidente stradale o al grande Ozzy, stavolta semplicemente dice: “questa è per chi non può essere qui, se capite cosa intendo”, troppo vago per essere un riferimento alla sera prima e quindi ci domandiamo: potevano non sapere? Non li hanno aggiornati per non turbarti il giorno della quinta e ultima data di Wembley? Sarà diversa l'atmosfera alle prossime date? Era diversa già a questa data, forse, per chi sapeva. Ma noi non sapevamo. E la nota ufficiale della band arriverà solo l’indomani. 
Vip number
Dei 90.000 di Wembley, siamo quelli matti con il pacchetto Vip, e di quelli con il pacchetto vip siamo tra i primi ad arrivare. Numero 53 e 54 come certifica l’esaltato pazzo giapponese che a giudicare dai braccialetti si è fatto più di qualche data e che ti scrive il numero d'arrivo sulla mano per permetterti di non dover stare inchiodato in fila 3 ore in attesa delle 16.30, orario di apertura degli early entrance
Tamburello
Siamo in 3 di quei 54 a scegliere di vedere anche la mostra, i primi 50 scelgono tutti di rinunciare alla mostra pre concerto per arrivare primi alla transenna, noi ce la prendiamo un filo più comoda, giro rapido nella hall of fame di Wembley per l'occasione diventata museo con strumenti e vestiario degli anni 90
Testo noel
,e i testi originali scritti da Noel.
Ingresso Wembley
Poi scendiamo scendiamo scendiamo, siamo davanti al palco e sono le 17, siamo più o meno in decima fila, magari la distanza buona per prendere il tamburello a fine concerto, ipotizziamo un’ipotetica bisettrice svizzera neutrale equidistante tra quella che sarà la posizione di Liam e quella di Noel, anche se come tutti, segretamente tifiamo quello matto piuttosto che quello talentuoso.
Oasis
Ora ci domandiamo, ma quindi è fatta? Questo famoso “this is happening” ci sta davvero accadendo addosso? Qui caro lettore lo sappiamo che tu pensi che sia un’esagerazione, ma chi ti scrive è una coppia composta da un 42enne che quando ha avuto, adolescente, la fissa dei Nirvana era troppo tardi per vederli, e avrebbe voluto dare sempre fortissimi pugni sul naso a quelli più grandi che gli raccontavano del Castello, del Piper, del Palaghiaccio e uno anche del Reading; e una 29enne che quando ha avuto la fissa adolescenziale per gli Oasis non ha avuto l'età per vederli e ha sempre avuto voglia di saltare al collo agli amici più grandi che le raccontavano del Rolling Stone, dell'Heineken Jammin Festival, del primo maggio a Piazza San Giovanni o addirittura del Knebworth. Solo che stavolta, come ha detto Liam annunciando ‘rock and roll star’: “questa è per chi è under 30 e le scorse volte erano troppo piccoli per venire a vederci”, c'è tutta una generazione incredula che non credeva sarebbe stato possibile. 
Oasis
 Sul piatto ci sono, la connessione con il Football con tanto di Ponzan(1), con le birre e con i pub, con l'adidas per il miglior merch mai visto, ma più di tutto una folta schiera di fan pazzi. Quelli della nuova gen che cantano anche i riff di chitarra ancora di più, quella della vecchia per una volta trovano un'operazione nostalgia che sa di felicità piú che di malinconia. Come è possibile? Con l'autenticità! Meglio rompiscatole che impostori! Non sembra uno show plastificato neanche stavolta, ora che si è padri, ora che si beve l'acqua sul palco e ora che gli in-ear monitor hanno sostituito le spie. Resta alto, su loro evidente richiesta, il pubblico nei loro ascolti, visto come reagiscono prontamente ai cori delle prime file.
Oasis
Un tris di aneddoti da consegnare ai posteri: 1) stasera Liam sbaglia l'attacco di ‘Live Forever’ ma la band è pronta e reagisce seguendo il cantante con conseguente modifica volante della struttura iniziale, le tante band che oltre alle parti suonate vanno in giro con le sequenze registrate si sarebbero irrimediabilmente dovute fermare. Punto autenticità.
Liam
2) quando inizia il primo brano Liam sente la sua voce strana, chiede a gesti al fonico di palco di sistemare la questione ma poi capisce presto che se le impostazioni del mixer sono le stesse della sera prima l'unica cosa possibile e che gli abbiano piazzato un sm58 rotto, a questo punto fa una mossa più unica che rara, prende il microfono, forse per la prima volta in vita sua, lui che un microfono con le mani non l'ha mai toccato, per quella posa ormai iconica di mani dietro la schiena, e va ancora oltre, non solo lo tocca ma lo stacca persino dal cavo dopo aver terminato la sua parte vocale e lo lancia al pubblico, giocoforza con Liam che si allontana dalla sua asta arriva un tecnico con un altro sm58, Liam ci dice una frase qualsiasi dentro per verificare che la voce nel suo ascolto sia tornata come vuole, si gira verso il tecnico e gli fa “it's Magic!” come a dire “tutto mi tocca insegnarvi”. Punto pazzia.
Liam
3) sul finale di ‘Whetever’ a Cardiff, nella prima data del tour, Liam aveva attaccato la citazione di ‘Octopus’s Garden’ dei Beatles, visto che il giro armonico è lo stesso, nelle altre date non era piú successo, stavolta è il pubblico a intonarla, quindi la band divertita continua il brano finché Liam non si decide a cantarla accontentando la richiesta. Punto fedeltà.
Noel
Abbiamo anche un po di sensazioni sparse a fine concerto da trasmettere: Noel ha in testa il dono delle melodie trasversali che arrivano istantaneamente a tutti, prima di lui forse solo Paul & John su questo livello. Nei momenti in cui Liam esce dal palco si perde parecchio carisma. Rispetto alle altre grandi band di tutti i tempi qui ci sono pochissimi pezzi veloci, loro suonano, ma lo hanno sempre fatto, live più veloci che sul disco ma quando in questa scaletta greatest-hits arriva ‘rock'n'roll star’ l'impressione è che ci vorrebbero pezzi più tirati ogni tanto. Loro due, anche se provano a non farlo vedere, si stanno sul cazzo. Anche stasera. Tanto. Noi due, ci amiamo. Anche stasera. Cazzo.
Liam
Sul finale, nelle ultime canzoni ci capita un altro giappopazzo che ci urla fortissimo nelle orecchie e ci tiene a farci sapere che ‘Wonderwall’ è la sua preferita, grazie pensiamo, solo la tua, perché poi non é che abbia avuto sto gran successo, noi non l'abbiamo mai capita fino in fondo, forse piace solo a te… Il nostro odio però arriva solo fino al ritornello quando la pronuncia gli si braga e strilla fortissimo “ASEDEMEBEEE”, ora sono tre giorni che ci guardiamo come se dovessimo dirci una cosa importante e poi insieme cantiamo “ASEDEMEBE” Vogliamo pensare che in qualche modo chi era rimasto sui gradini la sera prima abbia assistito alla scena e canti in momenti insensati ASEDEMEBE ovunque sia. Ora le indagini troveranno uno steward che non era al momento giusto al posto giusto e punteranno il dito sull'organizzazione che a noi che veniamo dall'italia è sembrata sinceramente di un altro pianeta, sicura, professionale e cordiale. Non sapremo mai se lo era stata anche il giorno prima, e se qualcuno sotto al palco, 4 o 5 file troppo indietro per prendere al volo il tamburello nel finale, abbia strillato… ASEDEMEBE (1). “La poznan” è un’esultanza dei tifosi del Manchester City, che consiste nel rivolgere le spalle al campo, abbracciarsi mani sulle spalle e saltare insieme. Gli ultras polacchi del Lech Ponzan, lo fecero nel 2010 in trasferta in una partita di coppa, quel giorno finì 3 a 1 e i tifosi del man city l'adottarono come sfottó. Da allora ogni volta che c'è un punteggio eclatante o una vittoria importante all'Ethiad Stadium parte la Ponzan. Liam in questo tour la chiede sull'intro di ‘cigarette and alchool’, alle prime date l'ha dovuta spiegare poi non più.